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Chi crede cammina: il Cursillo in formazione a Codevilla

10 Ottobre 2013 2.898 visite

Giornata di vera grazia quella vissuta dal Cursillo Tortonese sabato 21 settembre tra le colline di  Codevilla e Mondondone. Ritrovatisi in una cinquantina a Codevila nel primissimo pomeriggio, hanno raggiunto Mondondone chi in auto chi a piedi: per questi ultimi, in un pomeriggio di sole, i primi doni sono stati i vigneti carichi di uva, gli scorci panoramici davvero unici. Nella chiesa (che bella!) di Mondondone li attendeva una meditazione di don Michele Chiapuzzi su “L’ambiguità del cammino… Strada della luce, strada delle tenebre”.

Difficilissimo riassumere in poche righe l’intensità del messaggio trasmesso: quando percorriamo la strada del successo, della gloria mondana, siamo nelle tenebre; quando accettiamo la strada della Croce e ci sforziamo di conformarci (prendere la forma) di Cristo, allora siamo nella luce. Ma questa strada non è esterna a noi, si percorre solo con un viaggio interiore. “Beato chi ha le tue vie nel suo cuore” dice il salmo 83. Stare nella Chiesa non significa automaticamente essere nella luce, occorre essere capaci di “aggiungere” quello che manca al Cristo totale, capaci di ascoltare il “Vattene!” che Dio disse a Abramo per mettersi in moto, cadere, rialzarsi, perdonarsi. E se non ci perdoniamo tutti non camminiamo, facciamo solo della rappresentazione. Credere significa buttarsi in un cammino con la memoria di quel “Vattene” (dall’egoismo, dal successo, dalla carriera, ecc) che ci ha risvegliati per ancorarci a Cristo.

Al termine della meditazione, dopo essersi divisi in piccoli gruppi, i partecipanti all’incontro hanno condiviso la loro personale esperienza sulle domande: “Quale cammino? Quale sequela? Quale fede?

Poi la discesa verso Codevilla, ancora chiacchierando, ancora ammirando il panorama a 360° incredibile nelle luci del tramonto. A Codevilla cena, condividendo quanto ognuno aveva portato, e alle 21 Santa Messa celebrata dal nostro Vescovo mons. Martino Canessa che ha ricordato, commentando il Vangelo, come i figli delle tenebre sino più scaltri dei figli della luce e come, noi che ci consideriamo nella luce, dobbiamo essere capaci di accogliere con rispetto gli altri e di dare risposte al grandissimo bisogno di religiosità che si manifesta nella nostra società.

Al termine il Vescovo ha consegnato il mandato alle persone che hanno accettato di impegnarsi per il prossimo cursillo (dal 6 al 9 novembre) e che in quei tre giorni di intensa esperienza di fede annunceranno il Vangelo come lo vivono concretamente nella loro personale esperienza di vita.

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