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Cursillo è amicizia

19 Novembre 2016 2.576 visite

amiciziaVenerdì 11 novembre 2016 abbiamo avuto un’altra serata di Scuola Responsabili molto significativa. Era con noi Pino Graziano, coordinatore del Cursillo della diocesi di Genova, grande amico di molti di noi e una delle persone a cui il Cursillo di Tortona deve molto, dai suoi primi passi fino ad oggi. Pino è stato fra gli amici che hanno sostenuto, a partire dall’anno 2001, sia lo svolgimento dei primi Cursillos della nostra diocesi, sia, direi soprattutto, l’avvio del cammino comunitario che abbiamo intrapreso a Tortona. Venerdì 11 novembre il tema proposto per la Scuola Responsabili era quello dell’amicizia.

Questo sappiamo che è un valore centrale per il nostro movimento, visto che lo era in modo speciale per il nostro fondatore Eduardo Bonin. La cosa forse più significativa che ci ha testimoniato Pino è stata l’importanza di saper vivere un’amicizia sincera, senza nessun tipo di interessi personali (compreso quello di voler far fare a tutti i costi il Cursillo ai nostri amici), dando invece molta importanza a far sentire a loro la nostra vicinanza e attenzione alla loro vita. Tra le esperienze personali che ha condiviso con noi, la più significativa è stata certo quella che lui ci ha raccontato di aver vissuto con una persona della sua parrocchia, a Pontedecimo, nella diocesi di Genova. Ci ha raccontato con molta commozione come il loro rapporto fosse iniziato in un clima di incomprensione, forse addirittura di diffidenza reciproca, ma come poi fosse maturato verso un grande sentimento di accoglienza e vicinanza. Fino a culminare in un doloroso ma dolcissimo accompagnamento reciproco, quando quell’amico fu colto da un male inguaribile che lo ha fatto morire alcuni anni fa. Il racconto dei loro incontri all’ospedale dove Pino andava con assiduità a trovare l’amico, soprattutto negli ultimi tempi della sua vita, oltre che commovente ci ha colpito per l’affermazione “era più quello che ricevevo di quello che potevo dare a lui”. Già, spesso ci accorgiamo che quando ci impegniamo in un rapporto di amicizia sincero, pensando di poter sostenere una persona in difficoltà, è più il sostegno che questa dà a noi che non quello che noi pensavamo di poter offrire. Grazie, Pino, per questa testimonianza di fiducia e di speranza.

Nella stessa serata, poi, anche don Francesco e don Massimo hanno condiviso con noi alcune esperienze personali di amicizia. E’ stato bello sentire anche dai sacerdoti come questo valore umano sia importante anche nel ministero sacerdotale e come possa essere vissuto a tutti i livelli, tra presbiteri e con i laici. Don Francesco ha ricordato le figure di San Basilio e San Gregorio Nazianzeno (che si festeggiano il 2 gennaio) come esempio di una “santa” amicizia umana. Ci sono stati poi altri interventi di condivisione da parte di alcuni dei presenti, sempre sull’aspetto di come ci possiamo impegnare di più nel considerare le nostre amicizie in modo “disinteressato”, ma coltivandole con costanza e mantenendole vive.

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