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Cursillo e catechismo

18 Dicembre 2015 3.045 visite

CatechismoL’incontro organizzato dal gruppo precursillo a Serravalle il 25 novembre 2015, con l’intervento di don Francesco Larocca, è stato piacevole e arricchente; una serata di condivisione su come un cursillista impegnato nel catechismo, possa dare più forza all’annuncio soprattutto nei confronti dei genitori. Si è parlato anche delle difficoltà che esistono oggettivamente nel rapporto con le famiglie, ma senza piagnistei, piuttosto individuando modi e mezzi per dare più efficacia a questa dimensione del “fare catechismo”. Quando esiste una conoscenza approfondita tra catechista e genitore, l’annuncio può sfociare anche nella proposta della tre giorni, come occasione di approfondimento della propria fede nella ricerca di una maggiore autenticità: nel rispetto della persona che ci sta davanti, ma senza inutili e pretestuosi imbarazzi. Siamo oppure no convinti di proporre uno strumento per riempire di senso la vita?

La partecipazione è stata molto numerosa, con la presenza di catechisti/e e membri del gruppo operativo del precursillo.

Si è sperimentato il clima che dovremmo portare in tutte le nostre relazioni umane; i nostri limiti non sono un ostacolo, ma una forza in più che, riconoscendola e offrendola al Signore, permette alla sua azione di superare gli ostacoli che noi mettiamo davanti all’opera di evangelizzazione.

Don Francesco, come nel suo stile, ci ha guidato alla riflessione della Parola per poterla portare nella nostra vita e ha proposto ai presenti all’incontro di stilare un breve resoconto personale, al fine di evidenziare ciò che la serata ha lasciato più marcatamente dentro ad ognuno.

Molti hanno sottolineato che la serata non è stata formale, ma occasione per sperimentare il clima da portare nelle nostre relazioni e testimonianze. Siamo “facchini di Dio”: il peso da portare nella nostra vita di fede e testimonianza deve essere gioia e amicizia.

In altri ha lasciato la consapevolezza di non avere le idee molto chiare sul come procedere e quindi di dovere approfondire maggiormente questa necessità per condividere con gli altri il Gesù che è in noi, senza paura e senza presunzione.

In comune c’è stata la maturazione dell’idea di provare a regalare un’occasione, per poter incontrare il Signore, soprattutto ai lontani. Si auspica che l’idea si trasformi in azione!

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