Scuola responsabili – 11 ottobre 2013
16 Novembre 2013 | 2.148 visite |
Meditazione di don Massimo Bianchi
Il tema di questo incontro è stato LA CHIESA.
L’ultimo incontro di Scuola Responsabili, prima della celebrazione del 12° Cursillo della diocesi di Tortona e del successivo cammino di fede, si è svolto prendendo spunto dal testo della UDIENZA GENERALE tenuta da Papa Francesco in Piazza San Pietro, mercoledì 25 settembre 2013, che ha avuto per titolo “Credo la Chiesa UNA”.
Tutti i cursillisti sanno che l’esperienza dei tre giorni è, prima ancora che un’occasione di annuncio e di evangelizzazione, proprio una vera esperienza di chiesa unita. Le intendenze, che sono il vero sostentamento dell’annuncio, sono per il Cursillo come una linfa vitale, che davvero fa sentire la comunione e la fratellanza di chi crede nel Signore Gesù, senza limiti di vicinanza o di conoscenza tra le persone.
Eppure, la serata di Scuola Responsabili è stata molto vivace e stimolante, dando tanti spunti di riflessione e di risveglio per una nuova disposizione verso la comunione con i fratelli di fede, anche se non conosciuti personalmente. Questo sentimento non va mai dato per scontato, è sempre bene risvegliarlo nei nostri cuori e ha dato maggior concretezza e stimolo per la decisione di offrire intendenze.
Il testo che riportava le parole del Papa è stato distribuito ai presenti e le sottolineature che ne sono scaturite sono state molto concrete. Non è stato difficile riconoscere che nella nostra partecipazione alla vita della Chiesa, locale e universale, tanti sono i sentimenti umani che ci limitano e che ci impediscono di sentire la nostra appartenenza e fratellanza anche con chi non la pensa sempre come noi, o non si comporta come noi vorremmo, vicino o lontano che sia. Aspetti come la difficoltà a considerare se stessi solo “servi inutili” nel servizio ecclesiale, sono stati riconosciuti da molti come veri limiti alla collaborazione, all’interno delle nostre comunità. Questo è un danno per l’unità di chi si dice cristiano, prima di tutto verso i propri vicini. L’aspetto delle “chiacchiere” cui fa esplicito riferimento Papa Francesco, è stato riscontrato come esperienza vissuta dalla maggior parte dei presenti. Spesso ci capita che, se non siamo del tutto d’accordo con una certa azione apostolica, nella migliore delle ipotesi ci asteniamo dal collaborare, se non addirittura la biasimiamo apertamente e “remiamo contro”. Come sarebbe bello invece, se nelle nostre comunità ci fosse sempre uno scambio di sentimenti il più aperto e sincero possibile, accettando le critiche costruttive, ma sempre aperti a collaborare con le iniziative altrui, anche se non del tutto in linea con le nostre inclinazioni.
Infine, Don Massimo ci ha offerto una riflessione su “i tre setacci”. Una storiella che ci ha suggerito un’attenta riflessione sull’inutilità dei discorsi, se questi non sono occasione di bene. Prima di parlare dobbiamo sempre chiederci
- quello che sto per dire è VERO?
- con le mie parole comunico qualcosa di BUONO?
- il discorso che sto per fare è davvero UTILE?