Scuola responsabili – 8 febbraio 2013
9 Marzo 2013 | 2.245 visite |
Meditazione di don Massimo Bianchi
Il tema di questo incontro è stato GRAZIA E GIUSTIFICAZIONE.
Il riferimento ci è stato dato da alcuni articoli del CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, precisamente quelli della
- PARTE TERZA: LA VITA IN CRISTO
- SEZIONE PRIMA, LA VOCAZIONE DELL’UOMO: LA VITA NELLO SPIRITO
- CAPITOLO TERZO, LA SALVEZZA DI DIO: LA LEGGE E LA GRAZIA
Don Massimo ci ha guidato alla lettura di articolo 2 : GRAZIA E GIUSTIFICAZIONE.
Ci è stata fornita una copia dei punti dal n°1987 al punto n°2005, dei quali ci è stata fatta non una semplice lettura, ma una comprensione condivisa dagli interventi di alcuni dei presenti e guidata da Don Massimo, con precisazioni e chiarimenti. Ne è emersa una condivisione preziosa, tipica dello
stile proprio del Cursillo, fortemente legata alla esperienza personale e alle ricadute che le verità della nostra fede hanno nella nostra vita di uomini e donne, calati nelle nostre realtà quotidiane.
Abbiamo parlato del peccato e della preghiera. Ne sono emerse sottolineature molto vive, che hanno come perno centrale la convinzione che tutto è GRAZIA E RESTITUZIONE. Non siamo noi, coi nostri buoni comportamenti che ci “meritiamo” la grazia di Dio. La Sua Grazia ci precede sempre
e noi siamo solo chiamati a non restare sordi al Suo dono. Anche la GIUSTIFICAZIONE, cioè il perdono e il superamento del nostro peccato, non è qualcosa che ci è dovuto in base a nostri meriti, ma frutto del Suo Amore, al quale siamo solo chiamati a rispondere, restituendo al Signore una briciola del bene immenso che ci ha dimostrato “in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù” (rif. Rm 3, 21-26).
La serata ha lasciato una gran voglia di approfondire la lettura del Catechismo e il clima dell’incontro è stato quello di una fraterna condivisione e di un vero arricchimento anche formativo.
Dai vari interventi sono emerse testimonianze che ci hanno fatto riconoscere come anche le buone pratiche, cioè i nostri comportamenti da “buoni cristiani”, come ad esempio la preghiera e la carità fraterna, se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che non sono doni che noi facciamo a Dio, ma
occasioni in cui noi possiamo attingere alla Sua Grazia. Insomma, in vista della quaresima, ci è stato offerto un itinerario di conversione, anche se, a pensarci bene, questo non è un atteggiamento solamente quaresimale, ma al quale siamo chiamati ogni giorno, come il Cursillo ci insegna.