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Scuola responsabili del 14/10/2016

23 Ottobre 2016 1.680 visite

Dopo i dubbi se confermare o rimandare la serata, visti i problemi meteorologici dovuti alle piogge e all’allerta rossa nella valle Scrivia, l’incontro con Nino Monaco, coordinatore nazionale del Cursillo, si è tenuto regolarmente a Serravalle nel salone della chiesa Maria Regina con una buona partecipazione di fratelli e sorelle. Il tema “Tradurre e non tradire” prendeva origine da una frase pronunciata dal Papa lo scorso anno in occasione dell’incontro con i cursillisti dell’ultreya Europea.

Nino Monaco ha presentato il movimento con aneddoti, con racconti di momenti della sua storia italiana e mondiale fino alla preparazione dell’incontro con il Santo Padre, insistendo sul carattere di movimento che cammina e che dalla primitiva quasi clandestinità oggi ha uno statuto approvato, è diffuso in 56 paesi, ha pubblicato le sue Idee Fondamentali aggiornate.

E’ stato decisamente esplicito nell’indicare quando si tradisce il cursillo: quando non si conosce il primo annuncio per una fede di conversione, quando si fa catechesi invece di annuncio semplice, quando si affrontano i vari momenti con superficialità, quando si affida l’annuncio ai laici di non provata conversione, quando si rende il cursillo funzionale ad altri scopi, quando si fanno cursillos specialistici per professioni, quando si tiene in mano il regolamento invece del Vangelo.

La via per incontrare gli altri è l’amicizia personale e sono importanti i gesti, lo stare vicino, l’accompagnare prima, durante e dopo il cursillo: e se questo non viene fatto ecco tanti altri piccoli tradimenti.

Tradurre il carisma originale del cursillo nel nostro mondo attuale si fa imparando a esercitare la misericordia con gli altri e a portarla dentro il nostro annuncio, si fa aprendosi a tutti quelli che stanno fuori dal recinto della Chiesa e chiedono di entrare, si fa impegnandosi a non lasciare mai nessuno indietro.

Anche nel cursillo ci sono sperimentazioni (cursillos misti, multireligiosi, ecc) e certi tradimenti forse sono profetici; la dispersione in tutto il mondo porta inevitabilmente a diverse interpretazioni, l’evangelizzazione deve tenere conto delle diverse realtà, ma il cursillo deve essere per la Chiesa, deve puntare a fare una Chiesa di uomini e non degli uomini di chiesa.

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